sabato 3 febbraio 2018

"L'avvelenatrice" di Alexandre Dumas - Cosa ne penso?

“Parigi, 1673. La marchesa di Brinvilliers viene arrestata con un'accusa raccapricciante: e` una serial killer. In seguito alla morte del suo amante durante un esperimento con dei veleni, vengono infatti rinvenute delle lettere in cui il morto e la sua nobile amante fanno delle confessioni terribili. Per poter avere l'eredita` e vivere la loro storia indisturbati, hanno avvelenato e ucciso il padre della marchesa e due fratelli...poi visto che ci hanno preso gusto hanno iniziato anche con nemici vari e hanno tentato di avvelenare la sorella e la cameriera di lei. Con questo piccolo volume Alexandre Dumas ci racconta uno dei piu` celebri fatti di cronaca nera dei secoli passati.”


Forse non tutti sanno che prima di scrivere i suoi piu` celebri romanzi come La trilogia dei moschettieri, Il tulipano nero o Il conte di montecristo, Alexandre Dumas (padre) scriveva libri su famosi fatti di cronaca nera della storia, chiamati “Crimes Celebres”. La storia di Marie-Madeleine d'Aubray, meglio conosciuta come la marchesa di Brinvilliers, e` uno di questi.
Io ammetto che non lo sapevo. Ma e` questo il bello della lettura. Si impara sempre qualcosa. Ci si arricchisce.

Dumas ci racconta in maniera certosina, degno di un moderno giornalista di cronaca nera, i fatti cosi come sono accaduti, riportandoci anche lettere, corrispondenze, rapporti della “polizia” di allora e le confessioni dei protagonisti di questa storia. In verita` la marchesa non ha iniziato da sola ad ammazzare a destra e a manca. Non che fosse una santa, pero` chi l'ha introdotta nel magico mondo dei veleni e` stato in realta` il suo aitante amante. Lei, dall'animo crudele e insensibile, ha comunque subito colto la palla al balzo per disfarsi immediatamente dei suoi nemici (tra cui vorrei ricordare i suoi familiari) solo perche` intralciavano la sua storia clandestina e la sua voglia di denaro. Il suo amante muore prima che tutto il putiferio scoppi; anzi, e` proprio la sua morte a dare il via alle indagini.

Dopo essere stata catturata, la marchesa subisce un processo nel quale la condannano a morte. Da quel momento Dumas ci parla di una marchesa completamente diversa. E` una donna che, messa di fronte al fatto compiuto (e grazie anche a qualche bella tortura), realizza cosa ha combinato e si pente, accettando la sua pena. Dumas a quel punto vorrebbe quasi farci provare pena per lei, ma fino alla fine non ho mai creduto veramente a questo pentimento. Per carita`, non dico che non sia possibile per una persona pentirsi delle proprie azioni, pero` da una donna cosi spietata mi aspettavo fino alla fine il colpo di scena. Che dite, sara` avvenuto davvero?

Inutile dire che una storia di serial killer, realmente accaduta e pure nel passato, per me rappresenta una lettura succosissima che non mi ha per niente delusa. La scrittura e` un po` ostica all'inizio, bisogna abituarsi allo stile, ma poi si va avanti benissimo. Non sapevo di questo lato di Dumas padre e ora sono curiosa di leggere altri “Crimini celebri”.
P.S. Come sempre l'edizione di Abeditore e` una gioia per gli occhi!!
Voto:4.5/5 



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